flusso della coscienza (privo di freni inibitori)

6/08/2007

Dalla parte della maestra

Leggiamo che una professoressa di Palermo ha obbligato un ragazzo, colpevole di atti di bullismo nei confronti di un compagno a scrivere cento volte la frase "sono un deficiente" - come nota di colore, rileviamo che lo sciocchino non è stato nemmeno a scrivere la frase, dato che sembra abbia riempito il quaderno di "sono un deficente"... In Italia, dove la carcerazione preventiva è la regola e la giustizia è il problema politico numero uno, si trova però un pm che condanna la professoressa a due mesi di carcere per "abuso di mezzi di correzione" (condanna sospesa). Alcune considerazioni: 1. il "bullo", ma chiamiamolo pure "deficiente", che mi pare meglio, può insultare a piacimento i compagni ed impedire ad un compagno di entrare nel gabinetto "perché gay, cioè femmina". 2. ma l'educatore che lo punisce merita due mesi di carcere 3. il genitore del deficiente può chiamare la professoressa "cogliona" o "testa di cazzo" (le agenzie non danno indicazioni univoce sull'epiteto ingiurioso adottato) ma la professoressa non può chiamare deficiente ... il deficiente 4. apparentemente, i Carabinieri di Palermo non hanno problemi più importanti che raccogliere il deprimente sfogo del genitore del deficiente, accettando la sua denuncia anziché invitarlo a farsi un giro 5. un pm di Palermo perde tempo, denaro, sporca carta e timbri per ipotizzare una misura di restrizione della libertà nei confronti di un'insegnante che ha solo fatto il suo dovere 6. il mammismo italico è il infame che muta in deresponsabilizzazione, perdita della dignità, assistenzialismo, lassismo, in tutti i vizi, cioè che fanno dell'Italia il paese sottosviluppato che è. "Cari professori miei, io vorrei che in giro ci fossero meno bulli del cazzo e più gay " La mia parte intollerante - Caparezza

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3 Comments:

Blogger Metilparaben said...

Tra l'altro pare che il deficiente abbia anche iniziato a scrivere, senza mettere la i tra la ci e la e...
Ti ho linkato, baci e abbracci.
Ale.

6/08/2007 03:29:00 PM

 
Blogger pietra said...

mi sembra che a scuola non si possa più imporre nulla: come si fa a denunciare un cazzata del genere ? bei tempi quando i genitori sapendo che un prof aveva punito il loro figlio, lo rimproveravano a loro volta.
forse stiamo invecchiando però mi sembra che siamo noi nel giusto (a maggior ragione stiamo invecchiando). in proposito ho visto notte prima degli esami, che non mi sembra un brutto film, per quello che è (film su diciottenni e esame di maturità, niente di trascendentale, nessun messaggio universale, nessuna componente politica, commedia semplice e nient'altro, magari un po' buonista) e gli anni 80 sembrano veramente un altro mondo, un'altra epoca, senza telefonini, internet, senza adolescenti cinici e vissuti

6/19/2007 12:56:00 PM

 
Blogger Perdido said...

...e ricordiamo, a questo proposito, anche l'infelice frase pronunciata al Family Day: "Bisogna ricordare che all'origine di tutto ci sono sempre un uomo e una donna".
Esatto: anche (e fin troppo spesso) all'origine del comportamento vigliacco e ignorante del piccolo bullo, protetto da un genitore altrettanto ottuso che - diciamolo! - avrebbe fatto un favore al mondo se avesse evitato di riprodursi.

6/20/2007 05:06:00 PM

 

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