flusso della coscienza (privo di freni inibitori)

6/19/2007

Piccola favola zen

Una monaca buddista racconta questa storia:
"Ho visto l'inferno: era una grande tavola imbandita con ogni ben di dio, attorno alla quale sedevano uomini e donne belli e raffinati, che alle mani avevano attaccate delle lunghe aste. Sono passata anche per il paradiso: anche lì, un ricco banchetto, anche lì splendide persone quei bastoncini legati alle braccia. All'inferno ognuno cercò di prendere il cibo per sé stesso, con l'unico risultato di disperdere i manicaretti sulla tavola e per terra. In paradiso, ognuno usava le sue appendici artificiali per aiutare i vicini a nutrirsi, cosicché ognuno di loro poté gustare il cibo preferito, nulla andò sprecato, e soprattutto mancò del tutto lo stress..." (Fonte: Newsletter) Morale: beh, quella sull'altruismo è ovvia. Ma a me piace pensare a quei bastoncini che ognuno di noi, senza nemmeno saperlo, frappone tra le nostre avide mani e il piatto di cous cous fumante.

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