flusso della coscienza (privo di freni inibitori)

6/25/2007

Cronache marziane

Centoquindici infermieri del San Filippo Neri di Roma, intendendo protestare contro i turni a loro dire "massacranti", si mettono in "malattia": la struttura è costretta a chiudere 12 sale operatorie pur mantenendo operativo il presidio per la gestione delle emergenze (anche se è molto difficile credere che abbia funzionato regolarmente). Un tipico esempio della gestione della lotta all'italiana, i cui capisaldi sono i seguenti: 1) provocare il massimo danno possibile agli inermi e purtroppo spesso inerti cittadini - e qui si parla di ammalati! 2) rischiare il meno possibile in proprio - anche la paga di un giorno è troppo, e allora, via con la "malattia" 3) poter sempre contare sulla copertura del sindacato, che, pur condannando en-passant il metodo, si dilunga sulle ragioni di malessere che hanno causato la condotta delittuosa, di fatto giustificandola, o per lo meno, ammorbidendo il giudizio negativo sul metodo. Come dovrebbe finire la vicenda in un paese serio: licenziamento in tronco di tutti e 115 gli infermieri, seguito da denuncia penale per interruzione di pubblico servizio e magari anche omissione di soccorso; non la farei passare liscia neanche ai medici che apporrano la propria firma sotto le 115 certificazioni false. Il fatto è che così si fermerebbe l'ospedale fino a che almeno non si siano assunti e formati altrettanti lavoratori extracomunitari. Come andrà a finire: la faranno franca, come sempre.
Ieri notte alla Stazione Tiburtina di Roma, 200 pendolari sprovvisti di biglietto per l'intera tratta sono stati fatti scendere dal treno: a quel punto hanno inscenato una originale "protesta", occupando i binari e paralizzando completamente il traffico ferroviario di mezza Italia per circa otto ore. Non so niente della ragione che ha spinto questa marmaglia irresponsabile al suo atto scellerato, né mi interessa: di fronte alla barbarie, al menefreghismo e all'egocentrismo della solita minoranza impunita decisa a far scontare a quanta più gente possibile il proprio rodimento di culo, non ci sono, o non ci dovrebbero essere, attenuanti, giustificazioni, analisi di contesto a scopo giustificatorio. Trovo ineccepibile il comportamento di Trenitalia, che una volta tanto non ha calato le braghe davanti alla gente che pretente di viaggiare gratis (come pure fa regolarmente con i no-global); mi domando piuttosto come mai le forze dell'ordine non abbiano provveduto a sgombrare i binari magari rinfrescando i focosi viaggiatori con qualche getto d'acqua fresca. Come dovrebbe finire? Tutti denunciati per interruzione di pubblico servizio, e condannati in qualche modo a farsi carico di una parte anche simbolica degli immensi danni provocati (pensate che è dovuta intervenire la protezione civile con le bottigliette d'acqua per aiutare i malcapitati passeggeri divenuti ostaggio di questi imbecilli). Come finirà, invece? Crediamo di saperlo.
Morale: se dovete commettere un illecito, per quanto grave e dissennato, cercate di organizzarvi in tanti - vedrete che la farete franca.

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