flusso della coscienza (privo di freni inibitori)

6/26/2007

Senso di appartenza

Michelangelo Fournier, uno dei 28 poliziotti inquisiti per gli eventi della Scuola Diaz, ha ripetuto in aula la frase con la quale già durante la sua prima deposizione (2002) aveva descritto la scena che gli si presentò davanti agli occhi subito dopo l'irruzione: "una macelleria messicana". Secondo Fournier, all'interno della scuola si stava perpetrando un vero e proprio pestaggio crudele e sistematico, caratterizzato da episodi particolarmente gravi di accanimento su ragazzi a terra - vale a dire, una situazione del tutto opposta a quella descritta dal suo capo, Canterini, che sostiene di esser giunto sul posto subito dopo la fine delle violenze e di non essere in grado di individuarne i veri responsabili. Fournier riferisca di essere intervenuto più volte per porre fine alle barbarie e di essersi dovuto togliere il casco per farsi identificare dal suo collega che, non pago di aver manganellato la testa una ragazza fino a rompergliela, mimava atti sessuali sul suo corpo esanime. Fournier sostiene di aver taciuto finora spinto da "spirito di appartenenza". Ci sono alcune cose che meritano un commento: come mai il funzionario, dopo sei anni spesi a validare la versione ufficiale dei fatti (che suona più o meno così: i ragazzi della Diaz si sono manganellati da soli) decide improvvisamente di dire la verità? Che cosa lo spinge a tradire quello "spirito di appartenenza" che per lungo tempo gli ha impedito un'altra appartenenza, quella al genere umano? Se Fournier (che comunque è imputato "solo" per lesioni, e non anche per l'altra brutta storia delle molotov portate dentro alla scuola dalla stessa polizia) era il "funzionario buono" che diceva "Basta!" a quegli animali, come funziona la polizia in Italia? Come si può accettare che un'irruzione di polizia sia gestita in maniera tale che ad oggi ancora non si riesce a sapere chi si sia effettivamente macchiato dei crimini della Diaz? Quale fiducia la Polizia di Stato si aspetta dai cittadini che leggono sui giornali che 26 su 28 poliziotti inquisiti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere? E poi: è Fournier che ha fatto inciampare Di Gennaro infangando la sua reputazione, o viceversa è il fatto che De Gennaro stava per essere giubilato dal Governo a sciogliere la lingua di Fournier (senza la protezione del Capo della Polizia potrebbe aver scelto tentato di recuperare credibilità e spessore morale separando il suo destino da quello di Canterini). Vi pare normale che un capo della polizia sia inquisito per falsa testimonianza in un dibattimento giudiziario in cui si tratta della costruzione di false prove da parte delle forze dell'ordine? E vi pare normale che venga sostituito dal suo vice? Ed infine, vi pare accettabile che con tutte le ombre che si addensano sulla sua persona, avviso di garanzia incluso, De Gennaro assuma immediatamente un incarico politico alle dirette dipendenze del Ministro degli Interni?

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