flusso della coscienza (privo di freni inibitori)

7/05/2007

Estrema-mente imbecilli

Odio gli estremisti, i violenti e mi innervosiscono molto gli apologeti dei criminali - per questo riporto due notizie di cronaca recenti che confermano che la madre degli imbecilli è sempre incinta.
Giovedì 28 giugno un appuntamento della rassegna musicale "Roma incontra il mondo", che si tiene ogni estate a Villa Ada, è stato funestato dall'incursione di una ventina di neofascisti, decisi a dar sfogo ai propri istinti bestiali picchiando, accoltellando e sprangando semplici spettatori colpevoli unicamente di una (presunta) militanza sinistrorsa. Paura, danni, due feriti. Ho letto quello che ho potuto trovare sull'argomento su internet, rabbrividendo, dato che, pur non essendo un simpatizzante dei centri sociali trinariciuti (au contraire), sono stato spesso con Leni a Roma Incontra il Mondo, e una volta lei era perfino incinta di sette mesi... Qual è il meccanismo che ha fatto click nel cervellino di questi dementi? Il titolo della serata, ufficialmente dedicata all'antifascismo? O forse il fatto che l'"oltraggio" si perpetrasse in un territorio percepito come "loro" - Villa Ada si trova in un quartiere di destra? Parrebbe di capire che il sentore di una qualche forma di violenza politica aleggiasse sull'evento ben prima del 28... Spostare la manifestazione sarebbe stato come darla vinta agli intolleranti, e credo che non sarebbe stato giusto farlo, ma, se davvero ci si aspettava qualcosa di simile, come mai per fare intervenire le forze dell'ordine è dovuto prima scoppiare il putiferio? A quanto si apprende da internet (sia pur con varianza esagerata nei dati riportati dalle diverse "versioni") il sito del concerto è stato "sequestrato" dai minus habentes per ben venti minuti, nel corso dei quali è successo un po' di tutto (compreso il lancio di alcuni petardi o bombe carta...) - insomma è giusto per un cittadino essere sgomento e anche arrabbiato, specie perché non si arriva a capire il perché la mente umana debba essere così insondabile ("stasera accoltello un comunista così vado a letto contento"). Un po' meno accettabile è che si sgomenti, si arrabbi e diffonda infuocati comunicati a buoi fuggiti chi ha organizzato la manifestazione e che semplicemente avrebbe potuto organizzare una protezione più seria del pubblico. Il 23 giugno, davanti alla stazione di Padova circa duecento persone hanno dato vita ad una manifestazione (non autorizzata) di solidarietà con le 15 persone arrestate lo scorso febbraio per sospetta appartenenza alle cosiddette Nuove Brigate Rosse (di cui ben sette erano delegati CGIL). Non capisco come si possano trovare ben 200 persone pronte a dimostrarsi solidali verso dei brigatisti. E' vero che le opinioni non costituiscono un crimine, e che in fondo questi ragazzi malaccorti non hanno commesso alcuna violenza, al massimo un illecito (che comunque non sarebbe stato concesso ad un altro cittadino che avesse voluto occupare il suolo pubblico per parlare della menta piperita). La mia protesta è antropologica: è ancora membro della società aperta chi considera la lotta armata un'opzione accettabile? Siamo pronti a sacrificarci per la loro libertà di inneggiare a dei potenziali assassini? Senza dimenticare che i neo brigatisti arrestati sono stati trovati in possesso di vere armi - non di appunti per un discorso, e che quindi l'omicidio era solo ad un passo.

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