flusso della coscienza (privo di freni inibitori)

9/16/2007

Il rozzo intuito dei selvaggi leghisti

Correggetemi se sbaglio, e crocifiggetemi pure se la sparo troppo grossa. Umberto Bossi ha rallegrato la nostra estate con uno dei suoi celebri numeri atti a creare un po' di sano divertimento tra un massacro di fidanzata e l'altro: la rivolta fiscale. Nata già deboluccia (nessun atto seriamente illegale, solo disobbedienza civile) l'idea bossiana è stata definitivamente giubilata da Tremonti, che l'ha trasformata nell'invito a non giocare al Lotto e agli altri giochi in gestiti dal Governo. Chi ha dimestichezza con questo settore comprende che una simile iniziativa, se applicata seriamente, potrebbe veramente costituire una bella spina nel fianco del maniaco tassatore: pensiamo che la raccolta del Lotto vale oltre 6 miliardi di euro. Se non fosse che agli Italiani puoi chiedere tutto tranne di rinunciare ai loro vizietti - specialmente in un momento talmente triste dal punto di vista finanziario da far pensare al gioco come una delle opportunità più interessanti per "svoltare" la vita. Ora mi dicano lorsignori: qual è uno degli argomenti "caldi" del momento, se non la riduzione delle tasse? Per carità di popolo mi astengo qui dal notare che quando Berlusconi concluse il suo grottesco faccia-a-faccia (culo-a-culo) pre-elettorale con Prodi, galvanizzando le folle con il suo tono da piazzista: "Avete capito bene, toglieremo l'ICI dalla prima casa!". Ora, a parte che eliminare l'ICI dalla prima casa sarebbe solo una misura di buon senso, lorsignori mi ricordano di grazia di che cosa sta parlando il governo di centro-sinistra ora? Ma no? Di riduzione delle tasse, a cominciare dall'ICI... Ma se lo dice Prodi, allora.
Vogliamo parlare di sicurezza? La lega ha sempre parlato (sempre in modo rozzo, ammettiamo) di sicurezza. E adesso, ditemi un altro tema politico percepito (finalmente) come essenziale? Non è forse la sicurezza nelle città? Eppure ora non sono sindaci leghisti a chiedere poteri di polizia, ma insospettabili diessini di Bologna e di Firenze, fin qui fedelissimi alla linea "rompiamo i coglioni ai cittadini perbene e tolleriamo ogni cosa dagli stranieri, specie se clandestini e criminali". Pensate, perfino l'Uomo per Tutte le Stagioni di Roma si è dimostrato interessato, sia pure nel suo tipico modo paludato ed ipocrita con cui cerca di dire qualcosa di interessante su ogni argomento senza mai impegnarsi oltre le parole di circostanza. E ora veniamo all'estremismo islamico. Hanno fatto scalpore le parole in libertà di Calderoli, che ha usato uno spirito di grana grossa per manifestare la sua contrarietà alla costruzione di una mega-moschea a Bologna. Battute di pessimo gusto, umorismo grossolano da osteria padana, certamente, ma, se vogliamo essere laici, anche un modo per sollevare un problema autentico, che dovrebbe interessare tutti noi, a parte, si intende, le anime belle dell'estrema sinistra italiana, convinti (in buona fede?) che gli unici estremismi esistenti al mondo siano quelli occidentali. In paesi leggermente meno idioti e ideologizzati del nostro, come in Gran Bretagna, c'è un dibattito aperto sul fatto che le moschee possano trasformarsi in luoghi in cui si predica l'odio culturale e dove si possa arrivare a fare l'apologia del terrorismo anti-occidentale. E, udite udite, ne parla l'Observer (supplemento settimanale del Guardian) che certo non può essere considerato un giornale di destra. L'articolo cui mi riferisco è stato pubblicato a gennaio di quest'anno ed anticipa il contenuto di un programma di Channel Four nel quale un cronista infiltrato ha filmato per mesi i sermoni pronunciati all'interno di alcune moschee di Birmingham e di Londra: i risultati di questa inchiesta, che ognuno può vedere con i propri occhi qui per poi valutare, sono terrificanti anche se non sorprendenti: a prescindere dal fatto che molte moschee inglesi sono finanziate da ricchissime ONG saudite che predicano il più retrogrado ed assurdo catechismo wahabita, nel filmato si sentono imam predicare la necessità di costituire uno stato islamico, onorare gli assassini di un soldato britannico di religione islamica, dichiarare i principi occidentali e democratici "incompatibili" con la religione, vagheggiare un futuro in cui gli islamici finalmente domineranno i nemici cristiani ed ebrei, definire le donne "deficienti per natura a causa dei loro ormoni" e sostenere l'obbligo religioso di punire gli omosessuali. Molte moschee inglesi, inoltre, hanno una libreria interna nella quale è possibile acquistare DVD di predicatori che ne dicono di tutti i colori. Per concludere, se questo accade in Gran Bretagna, ci sono due considerazioni da fare: primo, potrebbe accadere anche da noi (se non sta già succedendo); secondo: come si può controllare democraticamente questo pericolo senza intaccare la libertà religiosa e altri principi democratici e liberali? Infiltrando agenti che parlino arabo nelle moschee? Non facendone aprire più? Il dibattito è aperto, e invitiamo anche gli estremisti di sinistra, purché aprano gli occhi. Insomma... questo lungo post solo per dire che la politica italiana è così nulla che ha bisogno di essere scossa dai leghisti. Sob!

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