flusso della coscienza (privo di freni inibitori)

9/14/2007

A Pecoraro Scanio si è scaldato il cervello

Avendo bazzicato per un (breve quanto inconcludente) periodo nell'area politica verde, constatai l'estrema superficialità e la scarsissima preparazione tecnica del suo gruppo dirigente, che a me parve interessato più all'amministrazione opaca e squallida di equilibri di potere interni che alla costruzione di una vera alternativa politica per il Paese.
Il vero problema dei Verdi è quella potente nullità che risponde al nome di Alfonso Pecoraro Scanio, persona capace di spingere la sua arrogante spregiudicatezza fino al punto di "sistemare" in Parlamento il fratello Marco (ex calciatore ed attuale Vicepresidente della commissione Industria Commercio e Turismo). Forse Alfonso è abituato a sparare numeri a casaccio, ma nel suo intervento alla Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici, nel quale ha sostenuto che in Italia negli ultimi 50 anni la temperatura è cresciuta a velocità quadrupla rispetto al resto del mondo, ha proprio esagerato. Prima considerazione ovvia, quasi banale: ma un personaggio pubblico che si imbatte in un dato tanto clamoroso non sente alcun obbligo nei confronti del pubblico, delle cariche dello stato rappresentate alla manifestazione, dei giornalisti? Per esempio, quello di verificare la notizia, metterla alla prova, prima di spararla in faccia a tutti? D'altra parte mi rendo conto che il dato abnorme, e il conseguente clamore suscitato dalla sua diffusione, possono essere una tentazione troppo forte per chi bada più alle emozioni che alla verità; del resto non è necessario essere dei premi Nobel per capire che un'entità politica non può manifestare un comportamento fisico tanto differente dal resto del mondo: basta un pizzico di buonsenso. Per tornare alla clamorosa toppa, credo che essa sia stata in parte causata dalla confusione tra gradi Celsius e gradi Farheneit: infatti, leggendo qua e là su internet, ho scoperto che in 100 anni la terra si è scaldata di 0.74 gradi (centigradi). Attenzione, però, perché sul sito della NASA si dice che in ottanta anni il pianeta ha visto aumentare la sua temperatura di 0.8 C, che corrispondono a 1.4 F. Arguisco che l'incauto abbia trovato una qualche statistica sul riscaldamento dell'Italia (espressa in gradi Farheneit) e la abbia confrontata con un dato sul global warming in Celsius. Questo spiegherebbe un valore doppio, non quadruplo; a questo punto deve essere stato commesso un secondo errore, magari si è tentato di confrontare quanto accaduto in due periodi temporali diversi, uno di un secolo circa e uno di cinquanta anni - ma sono solo ipotesi. Quello che trovo sorprendente è che nessun giornalista abbia messo alla prova la balla del ministro e lo abbia svergognato. L'insipienza sensazionalista di un Pecoraro e il silenzio conformista di una stampa... pecorona fanno un pessimo servizio alla causa del riscaldamento globale, che avrebbe bisogno di persone serie e di dati solidi.

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