flusso della coscienza (privo di freni inibitori)

9/06/2007

La cazzata del secolo: aborto selettivo ed eugenetica

Il fatto di cronaca è noto: una signora incinta di due gemelle, di cui una con gravi malformazioni, decide di procedere ad un aborto selettivo, interrompendo la gravidanza del feto malato e portando a termine l'altra. Poiché però i due feti sono morfologicamente indistinguibili, la dottoressa che deve fare l'intervento commette un errore ed interviene sul feto sano. Solo dopo due mesi dopo questo triste evento i giornali cominciano ad occuparsene, non credo per caso: piuttosto c'è qualcuno che ha interesse a tirare fuori una notizia ad alto impatto emotivo per poter mistificare a piacimento e sollevare un gran polverone utile solo ai propri biechi fini (leggasi depotenziamento della legge 194 e possibilmente inizio di un percorso di criminalizzazione dell'IVG). Si scatena un putiferio, con i soliti preti a stracciarsi le vesti e una serie di personaggi ad evocare quella parola in odore di nazismo che eccita tanto le masse: eugenetica.
Io penso invece che:
1) quello che è successo a Milano è la storia lancinante di un errore medico - spezza il cuore, ma non è opportuno vederci niente più di questo. Se mai, in maniera empirica e un po' fredda si può pensare a fare ricerca per evitare che simili situazioni possano riproporsi in futuro (da profano, mi viene da pensare ad un marker che possa aiutare ad identificare il feto da eliminare - non so se sia possibile); 2) il fatto che in una gravidanza gemellare caratterizzata da un feto sano e da uno malato (esempio della barbara e crudele bizzarria della natura che pure tanti idolatrano) sia comunque possibile intervenire per consentire al feto sano di diventare un bambino sano e felice secondo me dovrebbe scaldare i cuori di gioia, anziché far sollevare le sopracciglia; 3) chi si scaglia contro il presunto scandalo dell'aborto selettivo o è in malafede o è del tutto idiota. Cosa vorrebbero questi signori? In prima istanza vorrebbero disporre del corpo e delle vite di tutti gli italiani, possibilmente rendendo di nuovo illegale l'interruzione di gravidanza e costringendo le donne a viaggi della speranza in Inghilterra. Ma in seconda ipotesi, ad essere del tutto coerenti, avrebbero preteso che la signora di Milano volontariamente interrompesse entrambe le gravidanze - del tipo: o tutto o niente... Più o meno come sostenere che una coppia che ha interrotto una gravidanza dovrà farlo ogni volta che si presenti una nuova gravidanza; 4) comunque chi ha fatto scoppiare il caso voleva creare smarrimento e sgocciolare veleno nelle orecchie dei sempliciotti e dei bigotti, e magari portare dalla propria parte qualche tentennone... e ci è riuscito! Per giorni la parola eugenetica è stata freneticamente battuta dalle agenzie e rivomitata dalla carta stampata. Al punto che si sono presentati puntuali i prelati a battere cassa, e il Ministro più incompetente del mondo (sentire intervista a Radio 24 per credere) Livia Turco ne ha approfittato per cominciare a parlare senza perifrasi di revisione della legge 194 - tanto era quello l'obiettivo, inutile nascondersi dietro ad un dito 5) se poi si ritiene che non esista un diritto a nascere sani e il diritto di un genitore ad avere un bambino sano, nonché il dovere (o per lo meno la libera scelta) di fare il possibile per evitare ad altri ed a se stessi inutili e laceranti sofferenze fisiche e mentali, e che sia legittimo tacciare di nazismo chi (come il sottoscritto) la pensa diversamente, ebbene allora io mi autodenuncio, sono per l'eugenetica! 6) una cosa mi sono sempre chiesto: ma perché la Chiesa desidera tutta questa sofferenza? Perché pretenderebbe (ma nessuno se la fila anche tra i baciabanchi) che venissero al mondo tutti i bambini possibili, meglio se deformi, incapaci, non desiderati, odiati, figli della violenza, impossibilitati dal buon dio a correre pensare giocare e forse perfino amare? Perché? Per speculare sulla loro sofferenza con le preghiere che biascicano nel buio delle loro cripte buie e deserte e con le loro "opere" di bene che rendono tanti bei soldini esentasse.

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