flusso della coscienza (privo di freni inibitori)

7/24/2007

Il carcere è un deterrente solo per chi non c'è stato

Riprendo l'interessante executive summary dello studio "The Deterrent Effects of Prison: Evidence from a Natural Experiment", realizzato da Francesco Drago, Roberto Galbiati e Pietro Vertova per l'istituto di ricerche sociali tedesco IZA e pubblicato sul Sole 24 Ore di ieri.
Grazie all'indulto emanato in Italia nell'estate dell'anno scorso, in circa un anno (agosto 2006 - giugno 2007) sono stati rimessi in libertà oltre 26.000 detenuti, di cui circa 5.000 sono già finiti nuovamente in prigione. Poiché la legge del 2006 prevede che il reo indultato sconti, oltre alla pena comminata per il reato più recente, anche la parte residua scontatagli, l'indulto è per i tre studiosi italiani un buon laboratorio per studiare l'effetto deterrente della pena detentiva sulle persone già sottoposte a misure restrittive della libertà. I risultati della ricerca non sono intuitivi: la pena maggiorata sembra costituire un buon deterrente per le persone che in carcere ci sono state poco; al contrario, per chi ha già subìto condanne lunghe, la possibilità di scontare una pena maggiorata in caso di recidiva non costituisce un forte disincentivo a "rigare dritto" dopo aver beneficiato dell'indulto. Leggendo la pagina monografica del Sole, inoltre, si apprende che: 1. Negli Stati Uniti il tasso di incarcerazione è circa otto volte superiore a quello medio di Francia, Germania ed Italia (2004). 2. Il Regno Unito ha visto crescere il tasso di incarcerazione del 50% nel decennio 1995-2005 (da 99 a 149 detenuti su 100.000 abitanti) 3. Grazie all'indulto, l'Italia presenta invece un tasso di detenzione ridicolmente basso rispetto agli altri paesi europei (degli USA si è detto sopra): 66 persone su 100.000 abitanti, dato che si confronta con gli incredibili 737 negli USA, i 149 nel Regno Unito, i 93 in Germania e gli 85 in Francia. L'Italia presenta anche il calo più significativo rispetto agli anni precedenti 2004 (da 96 a 66). Non è azzardato concludere forse che il sovraffollamento delle carceri non è dovuto all'alto tasso di criminalità ma alla mancanza di strutture carcerarie e che è forse il caso di cominciare a parlare di qualche investimento in questo senso, anche senza essere della Lega.

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2 Comments:

Blogger la femme said...

Non c'è alcun dubbio purtroppo...
Condivido il commento finale, direi che hai fatto bene a trovare statistiche ed incrociare dati (come solo tu sai fare), io l'avrei affermato in modo impulsivo ed emotivo. Ma certamente con "i fatti" tutto è più credibile...O no?

Il dramma è che nessuno se ne accorge, tranne il cittadino che oltre ai mille disagi di questo paese ha visto diminuire sensibilmente anche la propria incolumità fisica.
E qual è il risultato?
Che muio di caldo...
Certo, io non sopporto la moda US dell'aria condizionata e mi rifiuto di lasciare la finestra spalancata con il rischio di trovarmi un albanese (pure brutto!) dentro casa!

Grazie indulto, tu ci mancavi davvero.

7/27/2007 11:43:00 AM

 
Blogger Mario Braconi said...

Cara Femme, non sai tutto, c'è tutto un capitolo dell'indulto di cui parlerò ancora presto in un post specifico...
Grazie del commento.

7/30/2007 09:41:00 AM

 

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