flusso della coscienza (privo di freni inibitori)

8/08/2007

Sangue Nero

L'ultimo Re di Scozia è un magnifico film. Il regista scozzese Kevin MacDonald, che lo ha diretto, oltre a possedere un passo sicuro nella scansione dei tempi narrativi, è abile nel documentare una delle tante storie crudeli che hanno saturato di sangue innocente la terra del continente africano mantenendo sempre il fuoco sulla psicologia e sulle emozioni dei personaggi. Merito, prima di tutto, dei due protagonisti, il monumentale (in tutti i sensi) Forest Withaker e l'emotivo James Mc Avoy , che servono in maniera perfetta una storia di innocenza, di amicizia, di tradimento, dove la dolcezza del cuore della carne della terra viene soffocata da laccio impuro del Male. Il magnetismo seduttivo di Idi Amin ne è una subdola e riuscitissima declinazione, talmente potente da frapporsi come uno schermo opaco tra gli occhi dell'ingenuo Nicholas e lo spettacolo infame dei crimini innominabili (sparizioni, torture, mutilazioni, esecuzioni sommarie che sono costate all'Uganda mezzo milione dei suoi figli) di cui il suo "amico" si rende responsabile. Una storia crudele, dove non c'è spazio per il riscatto ma solo per la fortuna, e dove l'innocenza e la superficialità di un uomo tutto sommato semplice e buono portano solo morte e disperazione.

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