flusso della coscienza (privo di freni inibitori)

8/07/2007

My bush would be a better president

A dispetto delle proteste degli attivisti dei diritti civili e con il voto favorevole di 57 Democratici nelle due Camere, Bush ha rubato un altro pezzo di libertà ai cittadini di tutto il mondo: poco prima della mezzanotte di sabato, infatti, il Congresso ha approvato il "Protect America Act", che, con il pretesto di aumentare la sicurezza e prevenire attentati, consente alle agenzie governative di intercettare telefonate ed e-mail senza preventiva autorizzazione preventiva dall'autorità giudiziaria. Intendiamoci, niente di nuovo, dato che subito dopo gli attacchi dell'11 settembre, George Bush ha emesso un ordine (segreto) che autorizzava la NSA a spiare i cittadini senza "formalità". Il fatto che una legge del 1978 vietava simili pratiche, l'autoproclamato "comandante in capo" non se ne curò più di tanto, anzi si dichiarò convinto che i poteri "straordinari" giustificati dallo "stato di guerra" gli davano il diritto "non scritto" di bypassare la norma (!). Anche se a gennaio Roberto Gonzales (Attorney General, la figura giuridica che rappresenta gli Stati Uniti d'America in tribunale, e consulente del Presidente) annuncia una verifica sulla legittimità della auto-autorizzazione bushiana, il tribunale chiamato a valutare il caso emette una sentenza salomonica, che di fatto ancora consente intercettazioni illegali. Fino a che un altro giudice lo dichiara illegittimo causando la chiusura del progetto. Ma il provvedimento cacciato dalla porta rientra in gran pompa dalla finestra, con la benedizione del Congresso e sostanzialmente potenziato nella sua carica liberticida, attraverso una legge confezionata ad hoc e votata zelantemente da cospiratori repubblicani e fremebondi democratici. Come osserva il Boston Globe, la nuova legge obbliga le compagnie telefoniche a mettere a disposizione del governo le proprie strutture, assicurando loro l'immunità se per caso venissero citate in giudizio da qualche cittadino imbufalito per violazione della privacy: questo è il primo passo indietro, dato che da fine 2001 a ieri le società di tlc partecipavano al programma solo volontariamente (ed infatti alcune sono state trascinate in tribunale dai clienti). Come se non bastasse, mentre prima era possibile spiare una persona solo se sospetto terrorista, spia o criminale, oggi può diventare oggetto di intercettazione (legale) "ogni comunicazione diretta a persone che ragionevolmente si ritengano essere localizzate fuori dagli USA": in altre parole, da sabato la NSA potrà registrare conversazioni ed e-mail se entrambe le parti si trovino fuori dagli USA, perfino se uno delle persone coinvolte è cittadino americano o se la chiamata o il messaggio di posta è smistato tramite un hub sul suolo americano. Lo scandalo del Boston Globe è abbastanza comico: spiare un Americano è un atto contronatura, ma ficcare il naso negli affari di Lorenzo e Pasquale è del tutto normale, anzi auspicabile.

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