Nuove cronache marziane
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flusso della coscienza (privo di freni inibitori)
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Riassumo e traduco l'articolo del Edward Friedman, professore di Scienze Politiche all'Università del Wisconsin-Madison, http://www.fpri.org/
L'assenza di libertà in Cina non si manifesta sempre in modo chiaro. Come si può parlare di autoritarismo se nella Repubblica Popolare si viaggia per turismo (un quinto dei turisti mondiali sono cinesi) si può studiare all'estero, si usa internet (secondo posto nel mondo, subito dopo gli USA, anche se i siti sono censurati), si fanno affari, si comprano case ed automobili?
Il sistema si basa su meccanismi che obbligano a diventare complici della menzogne diffuse dal regime: ad esempio, dopo il massacro di Tienamen, nelle scuole hanno cominciato ad insegnare ai bambini una canzoncina che dice: "l'esercito ama il popolo, il popolo ama l'esercito". Ovviamente i genitori che mettano in dubbio il senso di quelle strofe lo fanno a proprio rischio e pericolo: nelle ore d'asilo l'amato frugoletto può uscirsene con una frase del tipo: "Papà ha detto che la canzoncina dice le bugie!", mentre il solerte funzionario del partito prende appunti. Benché i comitati per la difesa della rivoluzione siano spesso ridotti a patetici porta a porta, snobbarli può essere rischioso: il vostro passaporto potrebbe non essere rilasciato, vostra figlia potrebbe non essere ammessa all'università, potreste finire in un ospedale psichiatrico.
La classe dominante espropria terreni per poi cederli a persone del proprio giro, i quali, in un'economia che cresce ad un tasso superiore al 10%, ne ricavano profitti favolosi. Non a caso il 97% dei milionari cinesi è costituito da parenti dei alti funzionari del partito. Mentre il reddito nelle campagne continua a calare, si parla di decine di migliaia di persone che dormono nelle strade. Il sindacato praticamente non esiste, ad eccezione di quello che il partito attiva all'interno delle filiali cinesi delle multinazionali occidentali non per difendere i lavoratori ma per fare spionaggio.
Lo stato, che è efficientissimo nel conculcare la libertà dei cittadini, non garantisce alcun presidio sulle condizioni igienico-sanitarie: si calcola che siano 400.000 le persone che muoiono ogni anno per aver bevuto acqua infetta, mentre medicamenti e i prodotti sanitari spesso sono contraffatti - compreso il latte in polvere per neonati. Un giornalista cinese si è recato presso dieci diversi ospedali richiedendo l'analisi delle sue urine. Anche se nel suo campione non c'era urina, ma tè, in otto delle dieci strutture sanitarie visitate, il referto parlava di una grave malattia ematica che avrebbe richiesto cure costosissime.
Sedici delle venti città più inquinate al mondo si trovano in Cina, anche se c'è il sospetto che la Repubblica popolare se le potrebbe aggiudicare tutte e venti se solo il governo non mentisse sulle altre quattro. La corruzione imperante è un incentivo a cercare rifugio nelle nella trascendenza, e anche se cristiani, musulmani e buddisti non piacciono al regime, il paese è in pieno revival religioso. Anche il partito impone il suo credo laico, una miscela di sciovinismo Han (etnia dominante) e confucianesimo autoritario. Nel sistema imposto dal partito, la società cinese è la società perfetta, superiore a tutte le altre, proprio perché rigetta
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"Pardon my lips. They find joy in the most unusual places." [dal film di Ridley Scott - Un'ottima annata]
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Una monaca buddista racconta questa storia:
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Leggiamo che una professoressa di Palermo ha obbligato un ragazzo, colpevole di atti di bullismo nei confronti di un compagno a scrivere cento volte la frase "sono un deficiente" - come nota di colore, rileviamo che lo sciocchino non è stato nemmeno a scrivere la frase, dato che sembra abbia riempito il quaderno di "sono un deficente"... In Italia, dove la carcerazione preventiva è la regola e la giustizia è il problema politico numero uno, si trova però un pm che condanna la professoressa a due mesi di carcere per "abuso di mezzi di correzione" (condanna sospesa). Alcune considerazioni: 1. il "bullo", ma chiamiamolo pure "deficiente", che mi pare meglio, può insultare a piacimento i compagni ed impedire ad un compagno di entrare nel gabinetto "perché gay, cioè femmina". 2. ma l'educatore che lo punisce merita due mesi di carcere 3. il genitore del deficiente può chiamare la professoressa "cogliona" o "testa di cazzo" (le agenzie non danno indicazioni univoce sull'epiteto ingiurioso adottato) ma la professoressa non può chiamare deficiente ... il deficiente 4. apparentemente, i Carabinieri di Palermo non hanno problemi più importanti che raccogliere il deprimente sfogo del genitore del deficiente, accettando la sua denuncia anziché invitarlo a farsi un giro 5. un pm di Palermo perde tempo, denaro, sporca carta e timbri per ipotizzare una misura di restrizione della libertà nei confronti di un'insegnante che ha solo fatto il suo dovere 6. il mammismo italico è il infame che muta in deresponsabilizzazione, perdita della dignità, assistenzialismo, lassismo, in tutti i vizi, cioè che fanno dell'Italia il paese sottosviluppato che è. "Cari professori miei, io vorrei che in giro ci fossero meno bulli del cazzo e più gay " La mia parte intollerante - Caparezza
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Tre anni fa il giornalista cinese che vedete in questa foto ha mandato una email ad un indirizzo radicato su un server americano nella quale riportava le istruzioni del governo cinese ai giornalisti per la copertura del quindicesimo anniversario della feroce repressione della piazza Tienanmen. Shi Tao ha agito con autentico eroismo, dato che sapeva a che cosa sarebbe andato incontro se fosse stato scoperto: il ministero della propaganda cinese considera le informazioni da lui diffuse in occidente "segreti di stato". Nessuno però poteva prevedere che Yahoo! Hong Kong si mettesse con zelo al servizio della polizia politica cinese rendendo così possibile il suo arresto. Attualmente Shi Tao sta scontando una condanna di dieci anni. Lo scorso 4 giugno (anniversario di Tienanamen) l'associazione Internazionale dei Giornali (WAN) ha attribuito a questo eroe della libertà il premio Golden Pen For Freedom per il 2007. La madre di Shi, che ha ritirato il premio in sua vece, ha letto una poesia che il figlio ha scritto cinque giorni dopo i drammatici eventi. June by Shi Tao
My whole life Will never get past “June” June, when my heart died When my poetry died When my lover Died in a passionate pool of blood
June, the scorching sun burns open my skin Revealing the true nature of my wound June, the fish swims out of the blood-red sea Toward another place to hibernate June, the earth shifts, the rivers fall silent Piled up letters unable to be delivered to the dead
(Written on the 9th June 2004)
Translated by: Chip Rolly
Di questo caso si è occupata anche Amnesty International, che ha anche pubblicato un report sulle gravissime responsabilità di Yahoo!, Google e Microsoft nelle azioni di repressione dei diritti umani ad opera del regime cinese (vedi anche link sulla destra, nella lista "link amici".
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Non mi interessa particolarmente che Visco abbia approfittato della sua posizione di potere al fine di coprire le malefatte dei membri del suo partito. Né che la maggioranza preferisca mettere la testa sotto terra per non vedere: abbiamo visto queste cose molte volte, purtroppo. L'ennesimo psicodramma politico mi ha fatto riflettere su una cosa a cui non avevo mai pensato prima: apparentemente è del tutto normale che un ministro, non desta scandalo il fatto che un Ministro redarguisca un generale della Finanza perché ha nominato un Capo di Stato Maggiore e un Sottocapo di Stato Maggiore senza prima aver consultato il suo partito. Si legga in proposito il testo della lettera di Visco a Speciale datata 16 marzo 2007 e (meritoriamente) pubblicata sul quotidiano forzaitaliota "Il Giornale": "Signor Generale, ho ricevuto la Sua lettera in data di ieri, con la quale mi informa della designazione del Capo di Stato Maggiore e del Sottocapo di Stato Maggiore. Ne prendo atto. Devo per altro ribadire nell'occasione che eventuali ulteriori ipotesi di designazioni dovranno avvenire solo all'esito di un preventivo e approfondito confronto sulle motivazioni delle stesse con l'autorità politica, cosa che, anche in questa circostanza, non è avvenuta". Vincenzo Visco Se questa è l'agghiacciante premessa, possiamo aspettarci, ad esempio, che un Ministro degli Interni rimuova un Capo della Polizia di idee politiche diverse dalle sue, per installarne un altro in modo tale che "certi" reati (o anche comportamenti che NON sono reati) debbano essere repressi ed altri no.
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Il fondo Elevation (di cui il dott. Bono Vox è co-fondatore e Managing Director e non sfugga l'inconsapevole ironia) ha appena speso 325 milioni di dollari per ricapitalizzare Palm, una ditta concorrente di Blackberry, attualmente un po' in difficoltà. Forse alcuni dei bambini africani cui il menestrello si dichiara tanto affezionato la prenderà male, dato che il nuovo investimento del loro latteo paparino irlandese manderà in fumo un po' di pappa, ma va detto che, una volta sanata Palm, potranno distrarsi facendo qualche telefonata o navigando su internet in Wi-Fi cosa essenziale in un paese in cui manca l'acqua. Mal che vada, potranno sfogliare Forbes, un altro degli investimenti con cui Elevation si sforza di redistribuire ricchezza e produrre equità.
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Alle volte le cose sono dotate di una ironia tutta loro, si animano - le loro molecole spingono forte verso l'esterno, si sforzano come possono per comunicarci qualcosa di misterioso, quasi fossero dotate di una loro intelligenza. Guardate che tipo di messaggio inquietante (e profetico) ha voluto darci mesi fa la targhetta del pianerottolo...
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Finalmente è uscito l'Orgasmigramma! L'ennesimo momento forte della mia presenza in questa organizzazione. Lo ammetto, sono scosso - come potrebbe essere diversamente? Cosa pensate che accada sotto questa camicia a righe, così seria? Sotto, c'è un cuore che palpita, mica una pompa meccanica! Una volta di più, la mia dedizione sarà premiata, il mio ego vellicato, il folto pelo che copre le mie chiappe accuratamente pettinato. Sono... felice!
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In Breakfast on Pluto si ritrovano i temi (o le ossessioni?) di Neil Jordan: la ricerca spasmodica dell’amore, la difficoltà a conquistarlo (Paddy) e a mantenerlo (Charlie), il gusto dell’iperbole (figlio di un prete e per giunta gay in un Paese cattolico), del paradosso elegante (il poliziotto che ti pesta ma poi ti salva), il piglio (apparentemente) anti-borghese - la luce di un sorriso dietro alle gocce di sangue. Patrick/Patricia "Kitten" Braden, paradosso vivente, sperimenta sulla sua carne l’impossibilità dell’amore romantico che il Verbo trito e melenso delle canzoni pop gli versa instancabilmente nelle orecchie: non è un caso, credo, se l’ingenuo e speranzoso spettatore, in due ore e passa di pellicola, non sarà testimone di un solo bacio. Non solo il suo personaggio (chiaramente reinventato dal geniaccio di Jordan a partire dall’archetipo letterario di Mc Cabe) funziona magnificamente dal punto di vista narrativo, marciando spedito in una storia piena di colpi di scena, divertendo e non di rado scaldando il cuore (tenerissima la scena in cui immagina di ballare con il suo amico down). Non solo: la nostra simpatica “Gattina”, io credo, è dotata del carisma sufficiente per diventare una piccola icona pop-glam… Come non risuonare per simpatia quando con il suo mantra petulante da bambino stizzito (“cose serie, serie, serie”) rigetta la politica e la violenza cieca e inutile che ne deriva? E non possiamo forse concludere che quello che diversi personaggi gli rimproverano, di essere “uno sprovveduto”, sia in verità una autentica (e serissima) scelta di vita? Noi pensiamo che Paddy sia una persona piena di sentimento e di ironia, e che la sua sprovvedutezza sia l'arma segreta per difenderlo da un mondo crudele.
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